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L'ispiratore di questa fondazione, Livio Mazzonetto, nasce a Silvelle di Trebaseleghe il 2 Marzo 1950 da famiglia numerosa e modesta, secondo dei dieci figli di Luigi e Ada.

La mamma, persona amabile, generosa ed ospitale, pur nella semplicità della vita in campagna, sempre impegnata da mattina e sera nei lavori campestri e nelle faccende di casa per tirare avanti dignitosamente la famiglia. Molto devota, frequentava la chiesa e viveva sinceramente la sua fede, trasmettendola ai suoi figli. Il papà, lavoratore tenace, dai modi a volte bruschi e sbrigativi, ha saputo trasmettere ai figli l'integrità morale, il senso del dovere e l'attaccamento al lavoro.

L'infanzia di Livio trascorre in grande povertà e sin da piccolo impara ed assimila nel suo cuore atteggiamenti di comunione, solidarietà, comprensione e condivisione. Le necessità della famiglia sono sempre tante e così, per sbarcare il lunario, alla tenera età di 13 anni, con grande intraprendenza s'improvvisa un banchetto a Silvelle per vendere angurie alla domenica pomeriggio. A 14 anni con coraggio e con i pochi risparmi, acquista un Ape-Bilico e gira per le strade del paese vendendo la verdura prodotta dall'orto di casa, e poi pian piano riesce ad ingrandire il giro e si inserisce nei mercati settimanali con l'aiuto anche dei fratelli più piccoli. La sua gioventù passa lavorando con grande abnegazione dalle 4 del mattino fino alle 10 di sera, sette giorni su sette.

Dopo molti sacrifici, aiutato dal suo intuito e dal suo innato senso degli affari, riesce a creare un Centro Commerciale a Scorzè. Sempre umano e disponibile con i molti dipendenti dai quali è amato e rispettato, gestisce l'azienda come una grande famiglia. All'età di 38 anni si sposa e tutto il suo lavoro e il suo impegno è rivolto alla moglie, ai suoi fratelli e alle loro famiglie. Animato da grande altruismo e generosità, e dotato di grande saggezza, determinato ad aiutare chiunque fosse in condizioni di bisogno, non si nega mai e profonde la sua ampia disponibilità a chi chiede il suo aiuto, sia morale che finanziario.

La sua vita è sempre rivolta al bene. Sempre più gente gli si rivolge e lui aiuta tutti in silenzio.

A 51 anni scopre di avere una terribile malattia, ed ogni tentativo per contrastarla si rivela inutile: si spegne il 31 Maggio 2003 attorniato dall'amore della moglie, dei fratelli, dei nipoti. Con un ultimo impulso di generosità decide di donare una parte della sua eredità in beneficenza, consapevole dei molti bisogni che affliggono l'umanità. Da qui prende corpo l'idea di questa Fondazione, che nasce come Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale il 31.05.2006, a tre anni dalla sua scomparsa: A RICORDO DEL SUO GRANDE CUORE!