Progetti 2015
Tutti i progetti della fondazione nell'anno 2015.
ALBANIA
La comunità religiosa delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù è presente ormai da 20 anni nella parrocchia di Shengjin in Albania. Il piano terra della loro abitazione è stato utilizzato per anni come chiesa e spazio per svolgere catechesi. Nel 2015 è stata ultimata una nuova chiesa parrocchiale e questo luogo necessita di una nuova destinazione. Si è pensato di creare altre aule per il catechismo e per svolgere attività di formazione e aggregazione per i bambini e i ragazzi della parrocchia. Per rendere possibile il nuovo utilizzo sono però necessarie alcune opere di ristrutturazione per aumentare la sicurezza e la tenuta dei locali, perché si presentano usurati e poco vivibili. La Fondazione ha erogato un contributo per permettere l’adeguamento del piano terra dell’abitazione e per acquistare le attrezzature funzionali alle attività che vi verranno attuate, come giochi, proiettore e armadi.
INDIA
Don Fausto Franceschi ha fatto presente alla Fondazione le continue difficoltà della Missione in Bangalore (India) nel sostenere i diversi centri diurni per giovani e ragazzi diversamente abili. Convinti che anche i ragazzi con disabilità fisiche e mentali che abitano in India abbiano diritto ad avere la possibilità di esprimere le loro capacità, si è deciso di elargire con contributo. I soldi saranno destinati al finanziamento delle attività svolte nel centro diurno Daya Niketan (Casa della Misericordia) che accoglie 35 ragazzi e ragazze disabili.
CIAD
Il Ciad si trova nel cuore dell’Africa, è uno stato indipendente dal 1960, ma le elezioni di oggi sono democraticamente molto dubbiose. Purtroppo occupa uno degli ultimi posti nella graduatoria degli indici di sviluppo anche se ha visto un miglioramento dopo la scoperta dei giacimenti petroliferi, sebbene ciò non abbia cambiato le condizioni di vita generali. La diocesi di Treviso è presente nel 1991 nella zona di Gamba nella Prefettura di Tikem nel Dipartimento del Mont-Illi (Fianga), nella regione del Mayo-Kebbi Est nel sud-ovest del Ciad. In questa zona opera, ormai da molti anni, Don Giulio Zanotto, originario di Silvelle, che ha presentato alla nostra Fondazione un progetto per una piccola biblioteca destinata all’utilizzo da parte dei ragazzi che abitano in una ventina di villaggi attorno al centro di Gamba. Il progetto si propone, innanzitutto, di lottare contro l’analfabetismo e l’abbandono scolastico, obiettivo comune di molteplici progetti promossi da Don Giulio nel territorio. Inoltre, si vuole offrire agli scolari della scuola primaria e ai liceali uno spazio attrezzato per lo studio e gli strumenti didattici (libri) completamente assenti nella scuola. Avere una formazione scolastica è un diritto di ogni bambino ed è necessario garantirla anche ai ragazzi di paesi poveri come il Ciad, soprattutto dove la setta di Boko Haram cerca di sedurre con pensieri semplificanti e devastanti.
PAPUA NUOVA GUINEA
La Fraternita Cavanis Gesù Buon Pastore è costituita da laiche consacrate, attualmente in missione nelle Filippine e in Papua Nuova Guinea. La Papua Nuova Guinea è costituita dalla parte orientale dell’isola della Nuova Guinea e ha ottenuto l’indipendenza dall’Australia nel 1975. La popolazione vive prevalentemente nelle aree rurali e, nonostante sia uno tra i paesi più ricchi al mondo di risorse naturali, lo stile di vita è ancora primitivo e di estrema povertà. L’analfabetismo è dilagante, la mortalità infantile e l’incidenza del virus HIV sono molto alte. La Fraternita ha già realizzato da ottobre 2013 numerose infrastrutture e luoghi destinati alla scolarizzazione della prima infanzia e ha richiesto un nostro contributo per finanziare la costruzione di 4 nuove aule all’interno della Jesus Good Shepherd Elementary School che già accoglie 170 bambini. Le nuove aule sarebbero finalizzate ad accogliere altri 150 bambini di 5-6 anni , fascia d’età ora esclusa dalla scuola. Inoltre, esse rappresentano una continuazione del progetto di prima alfabetizzazione di giovani ragazzi di età compresa tra i 5 e i 25 anni. Il progetto è stato realizzato grazie alla generosità di Manuel De Faveri e Gianna Costa, coppia di sposi che hanno chiesto un contributo economico a tutti i loro invitati, come proprio regalo di nozze. Con il loro contributo e l’intervento della Fondazione è stato possibile realizzare completamente tutto il complesso scolastico.
ALBANIA
Bathore è situata a 7 km da Tirana, capitale dell’Albania, e dal 1990 si è trasformata da area di campagna a realtà di 50 000 abitanti, in seguito a cambiamenti politici. Ciò nonostante, nella gente è ancora marcato il segno del precedente regime totalitario e sono ancora molto diffuse la povertà, la mancanza di lavoro, la precarietà della sussistenza della famiglia e la mancanza di infrastrutture di prima necessità. I giovani non possono concludere i loro cammini scolastici per mancanza di sostegni economici e sono costretti a lavorare per contribuire finanziariamente alla famiglia o, spesso, diventano vittime della droga. In particolare, le ragazze che non hanno accesso al lavoro nelle fabbriche, rimangono recluse in casa e viene loro privata la possibilità di relazionarsi con le loro coetanee. I sogni e le aspettative dei ragazzi albanesi sono, però, altri. Le Suore Domenicane della Beata Imelda che vivono a Bathore da anni hanno richiesto alla nostra Fondazione un aiuto economico per permettere a 10 studenti la frequenza alle scuole superiori per 3 anni e ad alcuni giovani la frequenza all’Università. Abbiamo voluto rispondere positivamente, affinché sia possibile la crescita culturale e professionale di questi giovani.
BENIN
La diocesi di Natitingou è situata nell’Atacora, la sola regione montuosa di tutto il Benin. La popolazione vive in case costruite con fango e paglia e si dedica all’agricoltura e all’allevamento, attività che risentono fortemente delle calamità naturali, quali siccità, inondazioni, epidemie e che permettono concretamente solo un’economia di sussistenza. Meno del 30% dei giovani frequentano regolarmente il percorso scolastico, la cui importanza non è affatto compresa nel territorio del Benin. La malnutrizione colpisce soprattutto i bambini e i giovani ed è presente in circa il 50 % dei ragazzi, i quali non hanno cibo a sufficienza con conseguenti malattie, come malaria, anemie, meningite, colera e febbre gialla. Numerosi sono ancora i grossi villaggi che per varie cause non possono accedere ad un centro di salute per curarsi. Il Dr. Giovannoni, assieme ad altri esperti, si è recato nella diocesi di Natitingou per valutare le strutture sanitarie presenti. Il dispensario di Natitingou si è rilevato insufficiente a livello di strutture, spazi per l’assistenza medica, attrezzature e formazione del personale. Un dispensario a 100 km da Natitingou, migliore strutturalmente, non ha a disposizione un medico anche se grande è la tenacia di chi si prende cura dei malati, seppure in condizioni di precarietà. Inoltre, è stato visitato anche l’ospedale di Tanguieta, a nord della diocesi di Natitingou, che copre un vastissimo territorio comprendente oltre al Benin, anche il Togo e il Burkina Faso. Le valutazioni si sono concluse rivelando la necessità della costruzione di un nuovo ospedale, idoneamente attrezzato e gestito da personale competente. Per rendere tale struttura una risposta concreta ai bisogni della popolazione, abbiamo finanziato la costruzione di una lavanderia, funzionale alle esigenze dell’ospedale.
INDIA
Don Fausto Franceschi, originario di Trebaseleghe, sacerdote dell’Opera di Don Orione, opera dal 2008 nella missione dell’opera orionina in India, a Bangalore, capitale dello stato indiano del Karnataka. Le attività svolte nella missione mirano all’assistenza quotidiana dei bambini delle famiglie povere e alla promozione delle donne dei villaggi periferici della grande città di Bangalore. I bambini vengono accolti nel Don Orione Center dove viene loro offerto il pranzo, aiuto scolastico e altre attività ricreative. Inoltre, nel 2012 è stato aperto il “Daya Niketan”, centro diurno per ragazzi diversamente abili, dove si svolgono attività di floricoltura, fisioterapia, laboratori di confezione di biscotti e dolci. Un altro centro diurno per disabili sta nascendo in un villaggio a 100 km da Bangalore. A sostegno delle donne è stato creato il “Thayi Project” nel quale le mamme svolgono attività di artigianato per ottenere un ricavato da destinare alla propria famiglia, ma in tal modo si vuole anche promuovere l’autonomia e la dignità della donna. La Fondazione ha erogato un contributo a sostegno delle attività della Missione di Don Fausto.
CAMEROUN
Padre Giovanni Malvestio, missionario da più di trent’ anni, si trova ora nella periferia della capitale del Cameroun, in uno dei quartieri più poveri del Paese. Ogni giorno nella missione arrivano persone, provenienti da ogni parte dell’Africa, affamate o che necessitano di cure mediche e molti bambini costretti a lasciare la scuola perché alla famiglia è impossibile pagare la retta scolastica. Abbiamo voluto aiutare la missione elargendo un contributo finalizzato all’acquisto di cibo e medicinali per le famiglie che dimostravano un bisogno urgente.
CHERNOBYL
Anche quest’anno è stato appoggiato il programma di accoglienza per le vittime della catastrofe nucleare di Chernobyl, avvenuta il 26 aprile 1986. Dal 2008 l’Associazione “Insieme per accogliere” di Castelfranco V.to, promuove la realizzazione di un soggiorno nel mese di maggio a Jesolo, luogo salutare per gli otto bambini ospitati assieme a due accompagnatrici, provenienti dalla regione di Gomel, Bielorussia, una delle zone più duramente contaminate in seguito all’esplosione della centrale nucleare. I bambini di età compresa tra i 7 e i 15 anni, presentano lievi handicap e accoglierli significa aumentare le loro difese immunitarie, ridurre notevolmente l’eventualità di gravi patologie e rendere migliore la loro vita presente e le loro aspettative future. Grazie a questo progetto è permessa loro la possibilità di trascorrere un periodo di risanamento che gli sarebbe altrimenti precluso.