Progetti 2013
Tutti i progetti della fondazione nell'anno 2013.
ALBANIA
La Fondazione ha sostenuto la realizzazione del progetto "Crescere Donna" per la formazione lavorativa di giovani donne, per dare loro un futuro più dignitoso. La richiesta è stata fatta da Suor Gabriella Lorenzon, missionaria a Bathore (Albania) a circa 7 km da Tirana.
CIAD
Nella parrocchia della missione di Tikem (Ciad) sono stati acquistati banchi, materiali e attrezzature per il Centro di Formazione umana, professionale, e familiare per ragazze e giovani donne ceh vivono nei villaggi in cui l'economia è basata esclusivamente sull'agricoltura. Il centro offre la possibilità di alloggio per chi arriva dai villaggi più lontani. La richiesta è pervenuta da Don Giulio Zanotto, originario di Silvelle, missionario in queste terre da oltre 15 anni.
ALBANIA
La Fondazione ha contribuito con una donazione alla ristrutturazione della chiesa e dell'oratorio nella parrocchia di Lezhe, in Albania. La diocesi non ha la possibilità di far fronte alla spesa totale e la gente non è in grado di aiutare per la grave povertà. La richiesta è pervenuta dal vescovo Don Ottavio Vitale missionario in Albania dal 1993 e Vescovo di questa diocesi da 7 anni.
CAMEROUN
La Fondazione ha provveduto all'acquisto di un nuovo fuoristrada per la missione di Kousseri, in Cameroun, guidata da Padre Giovanni Malvestio di Briana che, per andare a visitare i vari villaggi, deve percorrere più di 300 km su strade disastrate che, con la pioggia, diventano impraticabili con un'auto normale.
PAPUA NUOVA GUINEA
Si aderisce al progetto "Portiamo un sorriso in Papua", per la costruzione di un impianto per l'elettrificazione fotovoltaica. La Fondazione ha contribuito con l'acquisto di un veicolo per la nuova missione in Papua Nuova Guinea, guidata dalle sorelle delle "fraternità Cavanis" con sede a Paderno del Grappa.
TOGO
La Fondazione ha acquistato un motocoltivatore per migliorare la produzione agricola nei campi in Niamtougou in Togo, su richiesta di Don Davide Schiavon, responsabile della Caritas Tarvisina. Uno sviluppo agricolo qualitativo e quantitativo potrà rendere migliore anche la vita dei contadini che, lavorando la terra quasi unicamente con la zappa, non riescono a soddisfare i bisogni delle famiglie.
CHERNOBYL
Anche quest'anno è stato sostenuto il progetto di accoglienza per le vittime di Chernobyl, garantendo un soggiorno in luogo salutare al mare per 8 bambini con lievi handicap proveniente dalla Bielorussia. Si dà loro così la possibilità di aumentare le difese immunitarie e ridurre notevolmente l'eventualità di gravi patologie, rendendo la loro vita migliore.